Consulente SEO: chi è, cosa fa e deve saper fare chi si occupa di Consulenza SEO

A più riprese negli articoli che curiamo per il nostro blog, abbiamo descritto di come la SEO rappresenta l’insieme delle tecniche e delle strategie volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca.

L’obiettivo principale della SEO è quello di posizionare un sito web nella parte alta dei risultati di ricerca organici, per determinate parole chiave pertinenti e aderenti agli obiettivi commerciali.

L’asset della SEO è prezioso, poichè la parte alta della Serp è quella dove può concentrarsi la stragrande maggioranza dei click degli utenti, che tendono a non proseguire la navigazione nelle pagine successive e non di rado ignorano i risultati relativi agli annunci pubblicitari.

L’importanza di una “buona” SEO risiede nella capacità di attrarre traffico organico qualificato, visite provenienti dai motori di ricerca che possono tradursi in transazioni, acquisti, prenotazioni e richieste di preventivo.

Il traffico organico è una sorgente qualificata ed estremamente sostenibile nel medio-lungo termine, poiché non direttamente sottesa all’investimento pubblicitario continuativo. Detto in parole semplici, mentre con le campagne ADV si è direttamente collegati alla spesa pubblicitaria per essere visibili su pagine e prodotti coinvolti nelle campagne, una buona SEO può contribuire a generare traffico spontaneo e continuativo su tutto il sito, producendo benefici economici e di fatturato importanti.

Inoltre, in un contesto sempre più competitivo e affollato, presidiare la parte alta dei risultati organici può garantire visibilità e far scaturire sentimenti quali fiducia, rilevanza e autorevolezza nei confronti dei nostri utenti. In questo senso, la SEO può dare manforte anche al brand di un progetto online.

Assodati i benefici che la SEO può generare, è arrivato il momento di comprendere chi è e cosa fanno i professionisti coinvolti nei processi di ottimizzazione e posizionamento sui motori di ricerca. Stiamo parlando della figura del consulente SEO.

Chi è il Consulente SEO

Il consulente SEO è il professionista esperto dell’ecosistema motori di ricerca, che conosce e padroneggia i processi strategici e operativi legati all’ottimizzazione di un sito web per “piacere” a Google.

Legati al ruolo di consulente SEO possono sottendersi competenze multidisciplinari, come la disciplina richiede.

La centralità del team e cooperazione tra professionisti

Non è un caso, del resto, di come generalmente ogni professionista può essere operativo e maggiormente incline a un ambito disciplinare (programmazione, contenuti, off-site…) mantenendo invece competenze più strategiche e di coordinazione con altri professionisti sulle restanti aree coinvolte nella SEO.

Lo stesso ruolo del “SEO tuttofare” che fino a una decade fa riusciva a portare avanti progetti in solitudine, oggi è fortemente ridimensionato (se non azzerato) ad appannaggio del lavoro in team, con professionisti verticali e operativi nei vari ambiti disciplinari coinvolti e in cooperazione nei processi di ottimizzazione e posizionamento.

Ad esempio, qui in Trovato Agency, noi tre soci siamo tutti Consulenti SEO, ma ognuno di noi ha una sua specializzazione verticale, che spazia da sviluppo eCommerce, content curation, fino alla Digital PR.

Cosa fa (e cosa deve saper fare) il Consulente SEO

In termini assoluti e semplificando, il lavoro del consulente SEO può iniziare con un’analisi approfondita del sito web del cliente, esaminando e mettendo in correlazione vari aspetti come la struttura e organizzazione gerarchica delle pagine, il razionale e la qualità dei contenuti, aspetti tecnici e di performance, l’ecosistema dei link esterni e tanto, tantissimo altro.

L’altro versante invece coinvolge aspetti quali definizione del settore e degli scenari competitivi. In poche parole, comprendere quanto sono affollate le serp dove si ambisce a posizionarsi, quali e quanti sono gli attori competitor da fronteggiare.

Effettuata questa fase di analisi preliminare, il consulente dovrebbe sviluppare una strategia SEO sulle specifiche necessità del progetto, che potrà includere interventi di ottimizzazione tecnica, on-site e off-site.

La parte tecnica e on-site coinvolge tutti gli interventi effettuati direttamente sul sito web. A titolo non esaustivo di esempio, l’ottimizzazione delle performance di caricamento, la gestione del multilingua e degli url canonici, la keyword research, la progettazione della struttura, la consulenza per revisione e creazione di contenuti di qualità, etc…

L’off-page invece si concentra su aspetti “esterni” al sito web, su tutti la generazione di backlink di qualità provenienti da altri siti online, e in generale la coordinazione di attività di Digital PR che possano dare manforte al brand e all’autorevolezza del sito.

Ribadiamo che al consulente SEO non è necessariamente richiesto saper fare operativamente tutte queste cose, ma deve essere in grado di pensare strategie integrate, coordinare processi, colloquiare con gli attori coinvolti, e possibilmente poi essere specializzaro in un ambito disciplinare che coinvolge la SEO.

Un consulente SEO che si rispetti è chiamato poi a monitorare effetti e prestazioni delle attività, valutare i risultati e sopratutto sviluppare contromisure per sapersi adattare a mutati contesti sistemici e commerciali.

La vita di un sito web online è una evoluzione costante e continua: possono cambiare esigenze commerciali, sopraggiungere nuovi obiettivi, puntare a nuovi mercati. Tutto ciò può tradursi in nuove esigenze di posizionamento e nuovi interventi che vanno a coinvolgere attivamente la SEO.

Gli algoritmi dei motori di ricerca sono poi a loro volta in costante evoluzione. Parole d’ordine quindi, osservazione, formazione e aggiornamento continuo!

In cosa si articola una consulenza SEO, un caso applicativo pratico

Una consulenza SEO può articolarsi in diverse fasi, ognuna delle quali è fondamentale per la scalata in cima alle serp.

Non esiste un protocollo statico e predeterminato di task, molto gioca il punto di partenza del sito web.

Al netto di questo, potranno esserci aspetti ritenuti prioritari rispetto ad altri, che determineranno la road-map di interventi.

Proviamo a simulare un’attività di consulenza SEO, ipotizzando uno scenario intermedio, e prendendo a riferimento un eCommerce, su cui si è già convenuti sulle desiderate commerciali e dove in generale l’obiettivo è quello di ottenere una visibilità, sul medio-lungo periodo, di tutto il catalogo merceologico disponibile.

La prima fase, come già descritto poc’anzi, è quella di determinare gli scenari competitivi. In questa fase, bisogna determinare come si caratterizzano i risultati di ricerca dove si punta a posizionarsi, e chi sono gli attori competitor.

Solitamente è possibile distinguere due macro-categorie di siti antagonisti:

  1. Siti competitor “diretti”. Sono i portali che hanno il medesimo core business (es. eCommerce vs eCommerce) e puntano a posizionarsi per i medesimi risultati.
  2. Siti competitor “indiretti”. Sono portali che differiscono per core business (es. eCommerce vs Comparatori) ma che puntano a posizionarsi per i medesimi risultati.

Qualificare gli scenari competitivi, e verificare chi sono e quanto sono “attrezzati” lato SEO rappresenta un aspetto essenziale, troppo spesso trascurato, che può contribuire allo sviluppo di una campagna SEO funzionale e idonea al conseguimento degli obiettivi.

Il secondo step è quello che noi definiamo di auditing. E’ il momento di procedere all’analisi di tutti gli aspetti che coinvolgono la SEO, evidenziando eventuali lacune e criticità che si stanno frapponendo ad un corretto dialogo sito/motore di ricerca, e/o tengono il freno a mano tirato lato scalata ai posizionamenti.

La fase di auditing è un momento delicato, e può richiedere diversi mesi a seconda della complessità del progetto online.

Sono coinvolti aspetti ed elementi multidisciplinari. Di seguito un riepilogo (non esaustivo) suddiviso per area tematica.

  • Tech: protocolli sicurezza, http status code, gestione multilingua, sistemi di cache, gestione e ottimizzazione crawl budget, gestione redirect, percorsi url, gestione robots.txt e sitemap.xml, url canonici,
  • Content: sviluppo keyword research, progettazione o revisione tassonomia e alberatura dei contenuti, rilevazione thin content, rilevazione contenuti duplicati interni/esterni, cannibalizzazione, dati strutturati, ottimizzazione intestazioni, gestione e ottimizzazione immagini e file multimediali, rilevazioni eventuali filtri e penalizzazioni, etc…
  • Off-site: Analisi profilo backlink, testi di ancoraggio, rilevazioni eventuali filtri e penalizzazioni, etc…

Si potrebbe osservare che una percentuale di questi elementi, specialmente quelli che rientrano in ambito tech, sono spesso proposti all’interno di “analisi SEO” auto-generate da tool di terza parte. Se da un lato questi elaborati possono dare supporto in termini di rendicontazione circa la presenza o meno di criticità, quello che fa la concreta differenza è saper contestualizzare e mettere in interdipendenza i vari tasselli che concorrono all’ottimizzazione SEO, sviluppando un processo di risoluzione modifiche logico e funzionale.

Direttamente collegato a questo aspetto, c’è quello di dare un ordine di priorità alle cose. Al netto del punto di partenza e delle specificità del portale, determinati elementi potrebbero essere risolti prima di altri, poichè solo così facendo è possibile determinare effort risolutivo rispetto a tutto il resto in correlazione.

Un processo di ottimizzazione SEO funzionale non può che prescindere da una regia competente, specializzata e…umana.

La fase di auditing è lo snodo principale della consulenza, dove si evidenzia lo stato di cose, si definisce il crono-programma e si pianificano le varie operatività richieste.

Consulenza SEO e link building

Un consulente SEO che si rispetti non può non essere esperto in link building. In questo senso pertanto, rientrano in consulenza tutti gli aspetti necessari e funzionali alla pianificazione di una strategia di link acquisition funzionale, corretta e coerente con gli obiettivi di business del progetto.

In termini operativi, il Consulente potrà eseguire in prima persona le campagne se verticale in quest’ambito, oppure affiancarsi in cooperazione a professionisti o ad un’agenzia esperta in link building e Digital PR.

Analisi, monitoraggio e report

La componente di analisi, monitoraggio e report relativi agli avanzamenti operativi e ai risultati che stanno producendo le attività è un task imprescindibile per il consulente SEO, che deve essere in grado di sviluppare un framework di monitoraggio funzionale appunto al monitoraggio e all’analisi di quanto sta succedendo.

La stessa capacità critica di analisi e lettura dei dati, è l’aspetto che fa la differenza per produrre innovazioni, contromisure e soluzioni in rapporto a un ecosistema come quello dei motori di ricerca (e del digital in generale…) che corre e si trasforma alla velocità della luce.

Consulenza SEO per eCommerce, un breve approfondimento

In termini assoluti, gli eCommerce non differiscono dai criteri di ottimizzazione SEO validi per i siti “tradizionali”. Chiaramente, in questo caso il discriminante e il focus è direttamente collegato alla tipologia specifica di sito web, vale a dire quella di shop online.

In questo senso, la tipologia di traffico da intercettare è quella di tipo commerciale-transazionale.

Detto in parole povere, bisogna intercettare utenti intenzionati ad acquistare i prodotti a catalogo. Questo aspetto all’apparenza molto semplice, viene spesso tradotto operativamente male: tante, troppe volte, ci siamo ritrovati a dover lavorare su eCommerce che esplodevano letteralmente di traffico che non convertiva, poichè esclusivamente di tipo informativo, frutto verosimilmente di una keyword research errata e/o struttura mal pensata e troppo sbilanciata sulla sezione del blog.

Sul versante tecnico è importante ottimizzare bene il CMS di riferimento. In questo senso, a titolo di esempio, un eCommerce su Prestashop o Magento, richiederà un approccio differente rispetto a quelli sviluppati su Shopify o woocommerce.

Anche per un eCommerce è importante avere contenuti originali e di qualità, funzionali allo scopo. Una consulenza SEO per eCommerce virtuosa prevederà attenzione e focus maniacale sulla corretta gestione e ottimizzazione di schede prodotto, categorie merceologiche, oltre al corretto inquadramento dei contenuti informativi.

Last, but not least, anche la link building per eCommerce richiede un approccio mirato. Collaborare con blog di settore, pubblicare contenuti di valore come guide all’acquisto e recensioni di prodotti, sviluppare iniziative di influencer marketing e PR online,  sono tutte strategie efficaci per ottenere backlink di qualità.

Quanto costa un consulente SEO

Al netto di tutti gli elementi fin qui emersi, è facile attendersi come i costi di una consulenza SEO possono variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la complessità del progetto, la concorrenza nel settore, l’esperienza del consulente, i professionisti coinvolti.

Proviamo insieme a far luce su questi aspetti, e supportare una comprensione corretta di quelle che sono le proposte e i preventivi che si potranno ricevere.

Il primo discriminante, è quello di discernere tra costi una tantum e costi ricorrenti.

Ci sono alcune attività che una volta risolte, in assenza di evoluzioni/aggiornamenti che possono interessare il sito nel corso del tempo, non richiedono ulteriore impegno lavorativo e quindi compenso economico da corrispondere. Rientrano ad esempio in quest’ambito attività di produzione SEO audit, ottimizzazione codice sorgente, sviluppo struttura, etc…

Diverso è invece il caso di attività che richiedono continuità lavorativa nel tempo, come ad esempio campagne di link building, ottimizzazione schede prodotto, sviluppo blog aziendali, etc…

Altro elemento che contribuisce alla determinazione del compenso è la componente di consulenza e operatività.

Abbiamo più volte affrontato il tema della SEO multidisciplinare. Ciò si traduce nella necessità di far convergere professionisti esperti e specializzati in vari ambiti. Questo si traduce nella necessità, in fase definizione attività, di contemplare un compenso per la parte di strategia/consulenza, e un compenso da destinare alle varie operatività.

Qui gli scenari che possono materializzarsi sono vari, e si incrociano con l’impianto aziendale: si può aver bisogno di sola consulenza e affiancamento al proprio team  interno che prenderà in carico i task operativi, può esserci l’esigenza di delegare specifici task operativi esternamente, così come si potrà propendere per delegare tutto esternamente. Ogni scenario contemplerà voci di costo differenti.

Altra variabile, che si ricollega anche (e non solo) ai punti di cui sopra, è l’assetto aziendale dei professionisti SEO coinvolti. In questo senso, un freelance potrebbe essere più economico rispetto ad un’agenzia strutturata con tanti dipendenti. Anche qui, pro/contro e valutazioni da fare.

Un’agenzia può contemplare compensi maggiori ma coprire più elementi coinvolti nella campagna, un freelance potrebbe essere più economico ma sussisterà poi la necessità di assegnare le varie operatività ad altri professionisti o comunque coinvolgere il proprio team interno.

Il compenso può essere poi influenzato dal livello di esperienza e conoscenza dei professionisti e dei consulenti SEO.

10 Consigli utili per scegliere un buon Consulente SEO

Consigli universalmente e “scientificamente” validi per scegliere il Consulente SEO più idoneo per il proprio sito web, non riteniamo che ce ne siano. Diversamente, può essere utile ragionare a una serie di aspetti che possono aiutare ad una scelta ponderata e consapevole.

  1. In prima battuta, valutare bene le risorse che si hanno a disposizione. La SEO è una maratona sul lungo periodo. Serve tempo e budget.
  2. Chiedere referenze e casi studio su settori simili a quello del progetto da lavorare.
  3. Valutare l’esperienza e il focus di specializzazione del Consulente (o dei consulenti se si tratta di agenzia)
  4. In fase di colloquio, cercare di spostare il focus sugli aspetti più propriamente concettuali e strategici. Non servono checklist di cose da fare in modo sterile, ma ragionamenti per raggiungere determinati obiettivi.
  5. Definire e convergere su KPI concreti e aderenti alle specifiche del progetto. Diffidate da chi è fumoso su questo aspetto, o maledettamente peggio promette la luna in poco tempo.
  6. Fare attenzione che il focus sia equamente distribuito su tutti gli ambiti che coinvolgono la SEO. Non di rado si finisce per contemplare specifiche parti di attività e ci si dimentica di tutto il resto. La SEO è m-u-l-t-i-d-i-s-c-i-p-l-i-n-a-re.
  7. Chiedere e convergere su come saranno suddivisi i compiti, chi dovrà far cosa e in che modo.
  8. Diffidare da chi chiede troppo poco.
  9. Chiedere come si intendono organizzare le attività da un punto di vista temporale.
  10. Richiedere informazioni rispetto alla componente report e monitoraggio attività, che non sono i pdf-preocotti dei tool di terza parte.

Conclusioni

Ci auguriamo di essere riusciti a dare manforte e aver contribuito a rendere più semplice la comprensione rispetto al ruolo e alla figura del consulente SEO, i tratti e le caratteristiche che si sottendono ad un’attività di consulenza, e soprattutto aver condiviso informazioni utili e di supporto ad una scelta funzionale e consapevole dei professionisti che potranno accompagnarsi assieme in un percorso virtuoso lavorativo.

Ancora una volta, l’augurio resta quello di un Buona SEO!

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