Link building per eCommerce [GUIDA COMPLETA]

Tutti gli eCommerce i cui prodotti e categorie merceologiche si caratterizzano per domanda consapevole, trovano nell’asset del traffico da motori di ricerca un volano prezioso per intercettare utenti in target nel momento in cui stanno attivamente cercando prodotti da acquistare. Il traffico da ricerca organica, nella fattispecie, è quello maggiormente prezioso e qualificato, se si considera l’ottimo tasso di conversione per il quale questa sorgente storicamente si contraddistingue.

SEO e eCommerce è quindi un binomio perfetto e necessario quando ci si vuole servire di una fonte di traffico in grado di contribuire in modo diretto e importante su transazioni e fatturato di uno shop online.

Declinato in chiave operativa, c’è bisogno di intraprendere tutte le azioni necessarie per rendere l’eCommerce perfettamente attrezzato per acquisire posizionamenti e visibilità nelle Serp commercialmente rilevanti. Detto in parole semplici, nel momento in cui un utente ricerca “Prodotto X” e “Categoria merceologica Y” l’obiettivo è quello di essere nella parte alta dei risultati, attraendo utenti fortemente interessati all’acquisto delle referenze a catalogo.

Fare SEO vuol dire coinvolgere attività multidisciplinari, che spaziano da interventi tecnici e di gestione contenuto, fino alla generazione di segnali sociali e azioni da portare avanti al di fuori del sito web. Su tutte, quella che riveste un ruolo importante e potenzialmente determinante è la link building.

Link building per eCommerce, perchè è importante?

I link in ingresso rappresentano uno degli elementi più importanti in termini di impatto diretto sul ranking. Questo significa che, a parità di fattori e di un congruo livello di ottimizzazione on site e on page, più un sito web viene linkato da altri portali, più potrebbe essere “ben visto” dal motore di ricerca e ritenuto “meritevole” di primeggiare nelle serp di riferimento.

Un contesto storico come quello attuale, sempre più frenetico e competitivo richiede di affilare le armi, e fare tutto ciò che si richiede per acquisire vantaggio competitivo rispetto ai competitor.

Acquisire backlink per posizionare un eCommerce è un aspetto pertanto molto importante e di cui tenere a mente se si punta a fare la differenza lato SEO, ma attenzione, può essere un percorso ricco di insidie e ostacoli se non si opera in modo corretto e professionale. Senza scendere in dettagli oltremodo tecnici e di difficile comprensione, bisogna sempre tenere a mente che l’obiettivo del motore di ricerca è quello di restituire risultati qualitativamente rilevanti e aderenti agli intenti di ricerca degli utenti, e non possono essere tollerate azioni tendenzialmente manipolative in grado di alterare questo equilibrio.

Pertanto, parola d’ordine è giusto approccio strategico e (poi) operativo, e bando a improvvisazione, poiché a far danni è un attimo e si rischia non solo di vanificare e rendere inutili gli investimenti economici fatti ma anche di incappare in contraccolpi lato visibilità e posizionamenti acquisiti.

Acquisire link è una vera e propria arte, che si sostanzia nella capacità di generare segnali sociali in modo corretto e credibile, senza creare squilibri e pattern artificiosi dagli effetti deleteri e negativi.

Andiamo quindi a vedere quali dovrebbero essere gli step concettuali, strategici e operativi
utili a sviluppare campagne di link building per eCommerce solide ed efficaci, per poi passare in rassegna un elenco di iniziative azionabili per creare relazioni e acquisire collegamenti verso le pagine dello shop.

Acquisire link. Parole d’ordine qualità, differenziazione, tempo

Cosa vuol dire acquisire link in ingresso qualitativamente rilevanti? Secondo la nostra visione ed esperienza, significa sostanzialmente rigettare tutti quegli approcci di bassa lega che hanno caratterizzato negli anni passati (mooolto più di qualcuno lavora ancora oggi così, ma questa è altra storia) il modus operandi degli addetti ai lavori.

In questo senso, acquisire link in ingresso da portali di article marketing, operare spam aggressivo su siti e  directory di scarso valore, recupero e utilizzo di domini scaduti scollegati da un reale progetto editoriale, costituiscono classici esempi di link di dubbio valore e qualità sicuramente scadente.

Sul versante diametralmente opposto, link da portali attivi e autorevoli, ad esempio blog verticali su argomenti specifici, siti web e community di settore, testate registrate a carattere locale e nazionale, a loro volta attivi e con traffico e segnali sociali a supporto, possono costituire asset potenzialmente validi per incamerare link in ingresso.

L’altro crocevia concettuale è quello relativo alla differenziazione. In termini assoluti, più si riesce a realizzare un modus di acquisizione disomogeneo e differenziato di link in ingresso, maggiore può essere l’effort e la qualità del profilo backlink che si sta realizzando. Pertanto attenzione a differenziare la tipologia di domini, la distribuzione dei testi di ancoraggio, l’impianto editoriale dei contenuti, etc…

Fermo restando che l’attributo dofollow del link è quello che tecnicamente trasmette autorevolezza e segnale di fiducia, un ricorso in termini percentuali minori anche ai link contrassegnati in nofollow può rappresentare plus positivo in termini di differenziazione.

Ultimo, non di certo per ordine di importanza, il fattore tempo. In linea generale, è bene garantire adeguata copertura e continuità all’acquisizione di link in ingresso. Stop improvvisi e repentini, potrebbero rivelarsi segnali “anomali”, oltre a rischiare di vedersi scalzati dai competitor che nel frattempo stanno proseguendo le attività di link acquisition sui propri progetti.

Il contenuto è il re, recita un motto tanto caro agli addetti ai lavori, lo stesso vale per i contenuti coinvolti nelle attività di link building. Testi unici, originali, descrittivi, in grado di dare valore aggiunto sono plus prezioso e importante per produrre link di valore. Lo stesso collegamento che deve essere pensato per essere coerente e naturale, una fonte di consultazione aggiuntiva e spunto di approfondimento per il lettore, con un utilizzo ponderato e ragionato dei testi di ancoraggio.

Definizione scenari competitivi

Anche per quanto riguarda la link building su un eCommerce, step essenziale è quello di avere consapevolezza e comprensione degli scenari competitivi che coinvolgono i risultati di ricerca.

In questo senso, è bene comprendere:

  1. Chi sono i nostri competitor diretti e indiretti che presidiano le serp che si intende aggredire?
  2. Qual è la morfologia dei risultati di ricerca? C’è presidio importante di annunci pubblicitari?
  3. Quanto sono attrezzati lato SEO i primi 30-40 risultati presenti in serp?
  4. Lato link, chi sono e come si muovono i competitor in prima pagina?

Queste sono solo alcune delle principali domande cui investigare e dare risposta, col supporto di consulenti e agenzie verticali specializzate in SEO.

Sincerarsi di aver coperto correttamente questo aspetto è necessario e importante, poiché la valutazione degli scenari competitivi costituisce il primo tassello per definire il setup delle attività e quantificare il budget che serve per lavorare come si deve.

Definizione pagine da includere nella campagna

Le pagine da includere nelle campagne, sono quelle dove intendiamo acquisire link in ingresso.

I razionali di selezione, dovrebbero richiare due aspetti di base:

  1. Esigenze e obiettivi commerciali. Si coinvolgono le pagine sottese ai prodotti e alle categorie merceologiche dove c’è maggiore interesse commerciale, quindi si preme raggiungere e/o consolidare la parte alta dei risultati
  2. Necessità “tecniche” e di supporto al corretto svolgimento della campagna. E’ l’aspetto che solitamente viene trascurato, quello di coinvolgere anche pagine magari non propriamente sensibili lato economico ma importanti per conferire elementi di differenziazione alle attività.

Importante: è bene ricordare sempre che per quanto i link in ingresso costituiscono la benzina per scalare le serp, una buona ottimizzazione del sito lato tecnico e contenuti resta prerequisito importante per massimizzare i risultati.

Ottimizzazione seo tech + contenuti + link di qualità = il miglior scenario per avere successo!

Brand, autorevolezza e posizionamento

Le campagne di link building dovrebbero avere come colonne portanti 3 elementi: 1) brand 2) autorevolezza 3) posizionamento.

Questi elementi, messi in sinergia, consentono la realizzazione di un impianto virtuoso e funzionale per conseguire gli obiettivi di visibilità e crescita organica dell’eCommerce.

Il brand è l’entità con cui il pubblico identifica un determinato progetto e lo differenzia da altri concorrenti. In chiave SEO e visibilità organica, un brand riconosciuto, apprezzato, famoso e quindi ricercato online costituisce un elemento importantissimo per contribuire all’incremento di visibilità e ranking organico. Un brand forte è cassa di risonanza, segnale di fiducia e autorevolezza per i motori di ricerca e (soprattutto) gli utenti. Investire in branding è assolutamente utile e importantissimo per eccellere nei risultati di ricerca organici e massimizzare la resa di tutte le attività che si portano avanti.

L’autorevolezza si contraddistingue per quel mix di elementi esperenziali, e di attendibilità, rilevanza e competenza che conferiscono piena legittimità nel trattare specifici argomenti. Un eCommerce di orologi può essere autorevole nel consigliare quale modello scegliere in base a determinate esigenze, così come una Farmacia online ha la piena facoltà di guidare alla scelta di integratori e farmaci da banco.

L’autorevolezza è un elemento molto importante per Google. L’introduzione di EEAT è un chiaro segnale della direzione intrapresa. Lo sviluppo di contenuti di qualità, gli stessi link in ingresso da fonti adeguate costituiscono segnali a supporto dell’autorevolezza. Lato ranking, più un portale è ritenuto un riferimento e un’autorità per la sua industry, maggiori sono le chance di essere ritenuto meritevole di primeggiare nelle serp.

Il posizionamento risiede nella finalità di scalare il ranking per le query-obiettivo nelle serp che interessa presidiare. E’ l’obiettivo finale di tutte le iniziative legate all’acquisizione di link.

Curare questi tre aspetti, come anticipato poc’anzi, costituisce la chiave di volta per sviluppare campagne di link building per eCommerce virtuose e idonee per il conseguimento degli obiettivi di visibilità e traffico in ingresso.

Vedremo come tutte le iniziative e operatività per prendere link in ingresso possono perseguire uno o più di questi elementi.

Link building per eCommerce, 6 modalità pratiche per acquisire backlink

Definiti gli aspetti strategici, ecco una serie di iniziative utili per acquisire link utili per l’eCommerce.

Attenzione! Come più volte esplicitato, fare link building può essere terreno franoso se non si conosce precisamente quello che si sta facendo. In questo senso, è bene evitare approcci poco consapevoli o approssimativi, magari per risparmiare poche centinaia di euro, e scegliere di affidarsi alla consulenza di professionisti e agenzie esperte in link building.

Fatto doveroso preambolo, ecco alcune delle modalità che è possibile valutare per creare relazioni e acquisire link in ingresso.

Guest Posting

Si tratta di una delle modalità storicamente più diffuse e utilizzate. Si sostanzia nel produrre un contenuto editoriale, al cui interno è presente un link attivo verso una delle pagine-obiettivo della campagna, da pubblicarsi su blog o portali editoriali di terze parti.
Il Guest Post non è pensato per essere un contenuto promozionale e pubblicitario, al contrario deve essere un contenuto informativo ad alto valore aggiunto, deve incentivare e coinvolgere la lettura da parte del pubblico di lettori e contribuire all’autorevolezza dell’autore. Esempio, un eCommerce di prodotti tipici locali può essere un soggetto altamente competente e accreditato per parlare di storie e curiosità legate ai prodotti a catalogo, o magari a ricette culinarie che includono il ricorso a uno o più alimenti venduti.
Solitamente, prima di produrre l’elaborato, si contatta il proprietario o referente del sito web cui si intende pubblicare per trovare un accordo soddisfacente per entrambi e definire tratti e caratteristiche del contenuto, che dovrà essere aderente alla linea editoriale del progetto. Ad oggi, il guest posting si conferma essere una delle iniziative più valide e ad alto effort.

Pubbliredazionali

Gli articoli pubbliredazionali sono informazioni pubblicitarie impaginate e redatte come un articolo di giornale. Da un punto di vista normativo, la legge prevede che i pubbliredazionali devono essere chiaramente contrassegnati come informazioni pubblicitarie. Sono molto utili a fini di branding, e per tutte le volte che si desidera diffondere contenuti atti a raccontare eventi, attività e iniziative del marchio coinvolto. Es. nuove linee di prodotto, nuovi spot pubblicitari lanciati in TV, nuove iniziative di sponsorizzazioni, conseguimento di risultati aziendali etc…

Coinvolgimento influencer

L’influencer marketing può rappresentare un attività con doppia finalità. Da un lato supportare la comunicazione e il brand del progetto, dall’altro acquisire link in ingresso. Sulla falsariga di come si è visto per il guest posting, si tratta sostanzialmente di contattare influencer e content creator in linea con il tema dell’eCommerce e proporre di trattare argomenti che richiamano brand, prodotti a catalogo o altri topic ritenuti utili e rilevanti per il proprio pubblico di riferimento. In questo senso, ci si può accordare per la produzione di contenuti video, podcast e contenuti editoriali (approfondimenti, interviste al founder, etc..) dove inserire link verso la pagina dello shop.

Coinvolgimento giornalisti

Dietro un progetto eCommerce possono esserci persone, storie, topic e argomenti interessanti e significativi da raccontare. In questo senso, qualche addetto ai lavori potrebbe essere interessato a riprendere le attività e le storie legate allo shop online. Spazio quindi a ricordi, resoconti e iniziative creative!

Content marketing

Anche in questo caso, il contenuto è il re. Esperienza e autorevolezza in un settore possono consentire la produzione di contenuti ad alto valore aggiunto in grado di attrarre naturalmente menzioni e citazioni (quindi anche link attivi) da altri siti web. Blog aziendali, infografiche, studi statistici, ricerche, possono essere cassa di risonanza mediatica e calamite per acquisire link in ingresso.

Partecipazione forum e community di settore

Last but not least, la partecipazione attiva a forum e community di settore. Partecipare a discussioni, dare consigli e suggerimenti, aiutare altri utenti e quindi segnalare link di prodotti, categorie e contenuti informativi del proprio shop a mo ‘di approfondimento (quando e se ce n’è il bisogno!) è un’altra attività a supporto dell’acquisizione di link. Occhio però che molti forum e spazi di confronto prevedono solitamente di default che tutti i link attivi siano con attribbuto nofollow, quindi non in grado di conferire forza e voto di fiducia. Di contro, può rivelarsi attività utile in ottica di differenziazione, e dare manforte a branding e autorevolezza. Da tenerne conto, in fase di definizione strategia.

Queste sono solo alcune delle modalità e dei suggerimenti che si possono mettere in atto per sviluppare il profilo backlink di un eCommerce, ma ce ne possono essere tantissime altre. Del resto, acquisire link è un mix di esperienze e competenze vasto e variegato, e può coinvolgere elementi creativi, relazionali, commerciali e squisitamente tecnici.
Anche in questo caso, attori esperti e specializzati sapranno suggerire le modalità più idonee e sostenibili da perseguire, nel rispetto di budget, specifiche del progetto e scenari competitivi da fronteggiare.

Conclusioni

Abbiamo ripercorso le principali nozioni concettuali e ripercorso i razionali e gli aspetti strategici relativi alla link building per eCommerce. Le modalità operative descritte introducono solo alcune delle modalità percorribili per acquisire collegamenti in ingresso, lasciando ampio spazio e margine di manovra tecnico e creativo.
Si è più volte ribadito di come la link building è prima strategia e poi operatività. In questo senso, l’acquisizione di un link deve essere frutto di precisi razionali strategici, oltre a competenza e consapevolezza piena di quanto si sta facendo.

Superficialità, approssimazione, mancanza di regia coordinata, poca conoscenza delle logiche e dinamiche che caratterizzano attualmente l’ecosistema ricerca organica rischiano di produrre due effetti deleteri potenzialmente micidiali, la vanificazione e inutilità degli investimenti economici effettuati, contraccolpi e problemi al portale a causa di un approccio sconsiderato.

Buona SEO, e buona caccia di link!

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