SEO per WordPress [GUIDA COMPLETA]

WordPress è una delle piattaforme più popolari al mondo per la creazione di siti web, tanto che alimenta oltre il 40% di tutti i siti Internet esistenti.

Nato come una semplice piattaforma di blogging, si è evoluto negli anni fino a diventare un sistema di gestione dei contenuti (CMS) completo, flessibile e adatto a qualsiasi progetto online: dai blog personali agli e-commerce, fino ai siti aziendali complessi.

Ma cosa rende WordPress così diffuso? La sua versatilità, la possibilità di personalizzazione e una vasta gamma di plugin e temi che permettono di adattarlo a ogni esigenza.

Prima di iniziare il nostro viaggio nell’ottimizzazione SEO di questo CMS, è importante distinguere tra WordPress.com e WordPress.org: due facce apparentemente della stessa medaglia, ma con differenze sostanziali.

WordPress.com è una soluzione “chiavi in mano”, dove la piattaforma gestisce hosting, manutenzione e aggiornamenti, ma con limitazioni significative per chi vuole un controllo completo sul proprio sito. Ad esempio, non è possibile installare plugin SEO avanzati o intervenire sul codice sorgente.

WordPress.org, è invece il vero cuore pulsante di WordPress. Questa versione consente di scaricare il CMS e installarlo su un server di tua scelta, garantendo piena libertà di personalizzazione e ottimizzazione SEO.

L’adozione di WordPress è cresciuta enormemente, non solo a livello globale ma anche in Italia, dove è la soluzione scelta da piccole aziende, freelance e grandi brand. Il motivo? La possibilità di costruire un sito web professionale e scalabile, anche senza competenze tecniche oltremodo avanzate.

Con questa guida, esploreremo tutto ciò che serve per rendere il tuo sito WordPress un esempio di efficienza SEO: dagli aspetti tecnici, come hosting e CDN, alla gestione dei contenuti e dei meta-dati.

Pronto? Iniziamo.

Web hosting, il primo tassello per ottimizzare WordPress lato SEO

L’ottimizzazione SEO parte da un aspetto spesso sottovalutato: la scelta dell’hosting. Non importa quanto il tuo sito sia esteticamente accattivante o ricco di contenuti di qualità, se è lento, instabile o non raggiungibile, rischi di perdere posizioni in serp e restituire un’esperienza di navigazione negativa agli utenti.

Perché l’hosting è cruciale per la SEO

L’hosting è la base su cui costruisci il tuo sito. Un buon provider non solo garantisce tempi di caricamento rapidi, ma offre anche strumenti per migliorare la sicurezza, la stabilità e le prestazioni del tuo sito.

Google, infatti, può considerare questi fattori come segnali di ranking. Ecco perché scegliere un hosting ottimale è il primo passo per migliorare la tua visibilità sui motori di ricerca.

Cosa cercare in un hosting SEO-friendly

Sicuramente la velocità, un server veloce riduce il tempo di caricamento delle pagine, un aspetto cruciale per l’esperienza utente e il ranking su Google.

Uptime garantito. Un sito che “cade” frequentemente può venire mal-visto. Scegli un hosting che offra almeno il 99,9% di uptime garantito.

Supporto HTTPS, un certificato SSL è indispensabile sia per la sicurezza che per il ranking (Google lo considera un fattore di posizionamento).

La disponibilità di backup automatici è da preferire, per evitare perdite di dati in caso di problemi tecnici.

Localizzazione del server, se il tuo pubblico è principalmente italiano, assicurati che il server si trovi in Europa per garantire tempi di caricamento più rapidi.

CDN e WordPress, quando e come utilizzarla

La Content Delivery Network (CDN) è un alleato fondamentale per migliorare le prestazioni di un sito WordPress, in particolare quando si punta all’ottimizzazione SEO. Spesso associata solo a grandi siti web, una CDN può invece fare la differenza anche per un piccolo blog o un sito aziendale.

Una CDN è una rete di server distribuiti in varie località del mondo. Il suo obiettivo è ridurre il tempo necessario per consegnare i contenuti agli utenti, servendo file statici (come immagini, JavaScript e CSS) dal server più vicino alla loro posizione geografica.

Questo si traduce in:

  • Tempi di caricamento ridotti, Google premia i siti veloci, e una CDN può abbattere drasticamente i tempi di risposta.
  • Miglior esperienza utente, una navigazione fluida è fondamentale per ridurre il tasso di rimbalzo e aumentare il tempo di permanenza sul sito.
  • Riduzione del carico sul server, delegando la gestione dei file statici alla CDN, il tuo hosting si concentrerà sulle richieste dinamiche, migliorando la stabilità del sito.

Quando usare una CDN

Siti con traffico internazionale. Se il tuo pubblico è sparso in tutto il mondo, una CDN garantisce tempi di caricamento ottimali ovunque.

Immagini e video pesanti. I siti ricchi di contenuti multimediali beneficiano enormemente di una CDN.

Eventi ad alto traffico, se prevedi picchi di traffico (es. una campagna di marketing, picchi stagionali, passaggi in tv, etc…), una CDN evita che il sito vada in crash.

Come integrare una CDN con WordPress

Scegli una CDN compatibile con WordPress, ci sono alcune soluzioni popolari come Cloudflare, StackPath, e KeyCDN.

Molti provider di hosting offrono CDN integrate, come nel caso di Kinsta o SiteGround.

Configura il plugin WordPress per la CDN

Plugin come W3 Total Cache o WP Rocket consentono di integrare facilmente una CDN con WordPress.

Basta inserire l’URL fornito dal provider della CDN.

Ottimizza i file statici

Riduci le dimensioni dei file CSS, JavaScript e immagini prima di caricarli sulla CDN. Utilizza strumenti come TinyPNG o ShortPixel per le immagini.

Monitora i risultati

Usa strumenti come Google PageSpeed Insights o GTmetrix per verificare l’impatto della CDN sulle prestazioni del sito.

Come scegliere un tema WordPress SEO-Friendly

Il tema del tuo sito WordPress non è solo una questione estetica: ha un impatto diretto sulle performance e sull’ottimizzazione SEO.

Un tema ben progettato è leggero, veloce e scritto con un codice pulito, tutte caratteristiche essenziali per ottenere un buon posizionamento su Google.

Cosa cercare in un tema SEO-Friendly

Velocità, dove temi troppo elaborati, con codice pesante, possono rallentare il caricamento delle pagine.

Scegli un tema minimalista e ottimizzato per le prestazioni.

Responsive design. Google favorisce i siti mobile-friendly. Assicurati che il tema scelto si adatti perfettamente a dispositivi mobili, tablet e desktop.

Codice pulito, un tema scritto con codice valido e senza errori HTML/CSS migliora l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.

Compatibilità con plugin SEO, verifica che il tema supporti i principali plugin SEO come Yoast SEO o Rank Math.

Opzioni di personalizzazione SEO,  alcuni temi, come GeneratePress e Astra, includono opzioni per personalizzare meta-dati, strutture URL e altro ancora.

Gli errori da evitare nella scelta del tema

Non testare la velocità. Prima di acquistare un tema premium, verifica le sue prestazioni con strumenti come Pingdom o GTmetrix.

Trascurare gli aggiornamenti. Scegli temi con supporto attivo e aggiornamenti regolari per garantire compatibilità e sicurezza.

Optare per temi tuttofare, dove temi ricchi di funzionalità possono sembrare una buona idea, ma spesso contengono funzionalità inutilizzate che rallentano il sito.

Plugin per la cache, come gestirli su WordPress

Uno dei modi più efficaci per velocizzare un sito WordPress è l’uso di un plugin per la cache. La cache funziona creando una versione statica delle pagine del tuo sito e servendola agli utenti, evitando che il server debba generare dinamicamente ogni pagina a ogni visita.

Perché la cache è importante per la SEO

Velocità di caricamento. I tempi di caricamento più brevi migliorano l’esperienza utente e sono un fattore di ranking diretto per Google.

Riduzione del carico sul server. Con meno richieste dinamiche, il server lavora meglio anche in caso di picchi di traffico.

Migliore esperienza utente. Un sito rapido riduce il tasso di rimbalzo e aumenta il tempo medio di permanenza.

I migliori plugin per la cache su WordPress

WP Rocket

Considerato il miglior plugin premium per la gestione della cache. Offre un’interfaccia intuitiva, funzionalità avanzate (es. ottimizzazione di file CSS e JavaScript), e integrazione con CDN.

W3 Total Cache

Ideale per utenti avanzati. Consente di configurare vari aspetti, come la compressione Gzip, la cache dei database e l’integrazione con CDN.

WP Super Cache

Plugin gratuito sviluppato da Automattic (gli stessi di WordPress). Perfetto per principianti grazie alla configurazione semplice.

LiteSpeed Cache

Funziona al meglio con server LiteSpeed e offre ottime funzionalità come l’ottimizzazione delle immagini e il supporto per Cloudflare.

Come configurare un plugin per la cache

  • Attiva la cache. La maggior parte dei plugin offre un’opzione per abilitare la cache con un clic.
  • Ottimizza file statici. Abilita l’unione e la compressione di file CSS e JavaScript per ridurre il peso della pagina.
  • Imposta la scadenza della cache. Decidi quanto spesso i file statici devono essere aggiornati.
  • Monitora le prestazioni. Usa strumenti come GTmetrix per verificare i miglioramenti.

Categorie e tag, come utilizzarli bene in ottica SEO

Le categorie e i tag sono strumenti essenziali per organizzare i contenuti di un sito WordPress. Usarli correttamente non solo migliora la navigazione, ma aiuta anche i motori di ricerca a comprendere meglio la struttura e i contenuti del sito.

La differenza tra categorie e tag

Da un punto di vista strettamente tecnico, entrambi gli elementi sono degli aggregati di contenuto. La differenza, per così dire, è più concettuale e legata alle logiche di strategia e organizzazione del sito.

In questo senso, le categorie organizzano i contenuti in macro-argomenti, e ogni articolo dovrebbe appartenere a una sola categoria principale per evitare duplicazione di contenuti. Possiamo definire questa organizzazione “orizzontale”.

I tag invece forniscono dettagli aggiuntivi, e rappresentano argomenti specifici trattati in un articolo. Nulla vieta, considerando pertanto un organizzazione “verticale” che un articolo possa essere contenuto in più tag.

Come ottimizzare categorie e tag

Usa nomi descrittivi e pertinenti

Sia le categorie che i tag devono essere chiari e descrittivi, risultato logico-consequenziale di una buona keyword research e di una strutturazione adeguata della tassonomia del sito. Evita aggregati sottesi a termini generici come “Varie” o “Altro”.

Evita la duplicazione

Anch’essa diretta conseguenza di uno sviluppo virtuoso della tassonomia, non creare categorie e tag simili o duplicati. Ad esempio, “SEO” e “Ottimizzazione SEO” potrebbero essere uniti in un unico tag.

Correda di descrizione 

Ogni categoria e ogni tag può avere una descrizione che aiuta sia gli utenti che i motori di ricerca a comprenderne il contenuto.

Non utilizzare i tag come parole chiave

Non riempire un articolo con decine di tag pensando di migliorare il ranking. Questo comportamento può portare a contenuti duplicati e venire interpretato come una pratica spam-oriented.

Struttura URL, come renderla SEO-Friendly

La struttura URL di un sito WordPress è uno degli aspetti fondamentali per una buona SEO. Un URL ben organizzato aiuta sia gli utenti che i motori di ricerca a comprendere il contenuto di una pagina.

Una url seo-friendly dovrebbe essere breve e “parlante”,quindi ad esempio:

/ottimizzazione-seo-wordpress è da preferire  a /p=12345.

La query-obiettivo può essere presente nell’URL, ma senza forzature.

Attenzione poi ai caratteri speciali, è bene evitare simboli come ?, &, e % che possono confondere i motori di ricerca.

Come Configurare la struttura URL su WordPress

Vai su Impostazioni > Permalink

Scegli l’opzione “Nome articolo” o personalizza il formato per includere le categorie principali, ad esempio:
/categoria/nome-articolo.

Attenzione a cambiare le URL Esistenti. Modificare gli URL di articoli già pubblicati può portare a errori 404. Se necessario, crea un redirect 301.

Gestione dei commenti e prevenzione dello spam

I commenti rappresentano una parte essenziale di un sito WordPress, offrendo agli utenti la possibilità di interagire con i tuoi contenuti, porre domande o condividere opinioni.

Se ben gestiti, i commenti possono arricchire il valore complessivo della pagina, creando un’esperienza più interattiva e migliorando la SEO grazie all’aggiunta di contenuti correlati.

Tuttavia, senza una gestione adeguata, possono diventare un problema, soprattutto quando il sito è preso di mira da spammer o bot.

I commenti di qualità contribuiscono a migliorare l’esperienza utente, aggiungendo valore al contenuto principale e stimolando discussioni costruttive. Questo aspetto può tradursi in segnali SEO positivi, poiché le interazioni frequenti e il tempo di permanenza più lungo sul sito sono apprezzati dai motori di ricerca.

Al contrario, la presenza di commenti spam danneggia sia la percezione degli utenti che quella di Google, poiché i link indesiderati e il linguaggio non pertinente possono compromettere la credibilità del sito.

Per gestire correttamente i commenti, è importante attivare la moderazione manuale, che consente di approvare ogni intervento prima della pubblicazione. Questa operazione, sebbene più impegnativa, garantisce che solo i contributi rilevanti siano visibili, eliminando spam e contenuti inutili.

Inoltre, l’installazione di un plugin dedicato alla prevenzione dello spam, come Akismet Anti-Spam, rappresenta un valido aiuto per identificare automaticamente i commenti indesiderati e ridurre il carico di lavoro.

Un’altra misura utile è disabilitare i commenti su articoli vecchi, che spesso diventano bersagli preferiti degli spammer. WordPress offre questa opzione direttamente nelle impostazioni di discussione, consentendo di chiudere i commenti dopo un certo periodo di tempo dalla pubblicazione.

Infine, l’implementazione di sistemi CAPTCHA o ReCAPTCHA aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, bloccando le interazioni da bot senza ostacolare gli utenti reali.

Meta title e description

Meta title e description sono elementi utili per supportare i motori di ricerca e gli utenti a comprendere il contenuto delle pagine. Si raccomanda di utilizzarli in modo ragionato e seo-compliant.

Sviluppare e formattare contenuti SEO-Friendly

Il contenuto è il cuore pulsante di ogni strategia SEO. Creare articoli ben strutturati, informativi e ottimizzati non solo migliora il posizionamento sui motori di ricerca, ma offre anche un’esperienza utente superiore.

Questo richiede un approccio strategico alla scrittura e una pianificazione attenta basata sulla ricerca delle parole chiave.

Assodata la necessità di non incappare in un approccio di produzione thin content, la keyword research è il primo passo per garantire che i tuoi contenuti rispondano alle esigenze del pubblico.

Utilizzando strumenti come Google Keyword Planner, Ahrefs o SEMrush, puoi identificare i topic e le query più cercate e le domande frequenti relative al tuo settore. Da qui, andare a sviluppare il tuo piano editoriale e creazione dei contenuti.

Oltre alla scelta delle query , è fondamentale curare la struttura del contenuto.

L’uso di titoli e sottotitoli (H1, H2, H3) aiuta a organizzare le informazioni in sezioni chiare e leggibili. Ogni paragrafo dovrebbe sviluppare un argomento specifico, evitando frasi troppo lunghe o eccessivamente tecniche, a meno che non siano accompagnate da spiegazioni.

La formattazione gioca un ruolo cruciale nella leggibilità. Evidenziare concetti chiave con il grassetto, includere immagini pertinenti e utilizzare citazioni o esempi concreti rende il contenuto più coinvolgente.

I link interni ed esterni, se ben gestiti, rafforzano la SEO e offrono agli utenti la possibilità di approfondire i temi trattati.

Infine, la creazione di contenuti SEO-friendly richiede costanza e aggiornamenti. Monitorare il rendimento degli articoli e migliorare quelli meno performanti è una pratica essenziale per mantenere la rilevanza nel tempo.

Utilizzo del file robots.txt

Il file robots.txt è uno strumento fondamentale per comunicare ai motori di ricerca quali parti del tuo sito possono essere scansionate e quali invece devono essere escluse.

È una risorsa spesso trascurata, ma il suo utilizzo corretto può fare una grande differenza per l’efficienza dell’indicizzazione e per evitare errori tecnici.

Questo file è un semplice documento di testo che si trova nella directory principale del tuo sito e contiene direttive per i crawler dei motori di ricerca.

Ad esempio, puoi utilizzarlo per impedire la scansione di pagine amministrative, directory temporanee o URL che non vuoi rendere pubblici.

Un file robots.txt ben configurato non deve mai bloccare contenuti importanti per la SEO.

Una pratica comune è quella di consentire la scansione di tutte le pagine pubbliche e bloccare solo le aree riservate o tecniche, come la pagina di login di WordPress.

Un esempio standard potrebbe includere istruzioni come queste:

User-agent: *
Disallow: /wp-admin/
Disallow: /wp-login.php
Allow: /wp-admin/admin-ajax.php
Sitemap: https://www.tuosito.com/sitemap.xml

Dopo aver configurato il file robots.txt, è essenziale testarlo per assicurarsi che non stia bloccando inavvertitamente pagine importanti.

Google Search Console offre uno strumento dedicato per verificare il comportamento del file e identificare eventuali problemi.

Sitemap.xml, la bussola per i motori di ricerca

La sitemap.xml è una guida indispensabile per i motori di ricerca, poiché contiene l’elenco completo delle pagine del tuo sito, indicando quali devono essere indicizzate e con quale frequenza vengono aggiornate.

Sebbene Google possa scoprire molte pagine attraverso i link interni e esterni, la sitemap assicura che nulla venga trascurato.

Un buon punto di partenza è generare automaticamente la sitemap utilizzando un plugin SEO come Yoast SEO o Rank Math. Questi plugin creano un file dinamico che si aggiorna automaticamente ogni volta che pubblichi nuovi contenuti o modifichi quelli esistenti.

È importante includere nella sitemap solo le pagine rilevanti per la SEO, come articoli, pagine di servizi o prodotti, evitando URL duplicati o irrilevanti, quindi da non far indicizzare.

Dopo aver generato la sitemap, il passo successivo è inviarla a Google Search Console. Questo permette a Google di scansionare il file regolarmente, garantendo che ogni nuova pagina venga indicizzata nel minor tempo possibile.

Oltre a Google, è consigliabile inviare la sitemap a Bing Webmaster Tools per massimizzare la visibilità.

Mappa HTML, un plus per la navigazione

Oltre alla sitemap.xml, una mappa HTML può essere un’aggiunta utile per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e fornire ai motori di ricerca una panoramica visiva della struttura del sito.

La mappa HTML è una pagina visibile agli utenti, generalmente linkata nel footer, contenente un elenco organizzato di tutte le pagine principali del sito, spesso suddiviso in categorie o sezioni.

Questo strumento è particolarmente utile per siti con una struttura complessa, poiché consente agli utenti di trovare rapidamente ciò che cercano senza dover navigare attraverso più livelli di menu.

Inoltre, una mappa HTML ben strutturata può facilitare la scansione del sito da parte dei bot dei motori di ricerca, aiutandoli a comprendere meglio l’organizzazione dei contenuti.

Per implementare una mappa HTML su WordPress, puoi utilizzare plugin come WP Sitemap Page, che generano automaticamente una pagina con tutti i link del tuo sito.

È importante personalizzare questa pagina per renderla visivamente accattivante e facile da consultare, mantenendo sempre un occhio di riguardo per l’usabilità.

Gestire e ottimizzare le immagini

Le immagini sono uno strumento potentissimo per rendere i contenuti più accattivanti e migliorare l’esperienza utente, ma se non sono ottimizzate, possono rallentare il sito e danneggiare la SEO.

L’ottimizzazione delle immagini richiede un’attenzione particolare sia alle dimensioni dei file che ai dettagli descrittivi.

Per ridurre il peso delle immagini, è fondamentale utilizzare formati moderni e leggeri come WebP, che offre una qualità comparabile a JPEG e PNG, ma con dimensioni significativamente inferiori.

Oltre a scegliere il formato giusto, è necessario ridimensionare le immagini per adattarle esattamente alle dimensioni richieste dal tema, evitando file più grandi del necessario.

Un altro aspetto rilevante è l’uso dell’attributo Alt tag (testo alternativo), che descrive il contenuto dell’immagine.

Questo non solo aiuta i motori di ricerca a comprendere il contesto, ma migliora anche l’accessibilità per gli utenti con disabilità visive.

Ad esempio, invece di un generico “immagine1.jpg”, un Alt Text efficace potrebbe essere “guida completa all’ottimizzazione SEO su WordPress”.

L’implementazione di un sistema di caricamento differito (lazy loading) rappresenta un’ulteriore strategia per ottimizzare le prestazioni.

Questa tecnica consente di caricare le immagini solo quando diventano visibili nella finestra di visualizzazione dell’utente, riducendo il tempo iniziale di caricamento della pagina.

Implementare le breadcrumbs per la Navigazione

Le breadcrumbs, o “briciole di pane”, sono un elemento di navigazione che mostra agli utenti il percorso per arrivare alla pagina corrente.

Ad esempio, in un sito WordPress, una breadcrumb potrebbe apparire così:

Home > Blog > Ottimizzazione SEO > Cosa sono gli URL canonici

Questo semplice strumento migliora l’esperienza utente, aiutandoli a orientarsi meglio, e offre un valore aggiunto anche per la SEO.

I motori di ricerca potrebbero infatti prendere a riferimento le breadcrumbs per creare un percorso chiaro nei risultati di ricerca, aumentando la visibilità e l’attrattiva del sito.

Implementarli su WordPress è semplice, soprattutto se utilizzi un plugin SEO come Yoast SEO o Rank Math, che includono opzioni integrate per aggiungere breadcrumbs al tuo sito.

Se il tuo tema non supporta nativamente questa funzione, puoi inserirli manualmente aggiungendo un frammento di codice nel file del tema appropriato.

Per ottenere i migliori risultati, è importante che le breadcrumbs riflettano accuratamente la struttura del sito.

Inoltre, il design dei breadcrumbs deve essere semplice e coerente con il resto del layout del sito, rendendoli facilmente riconoscibili e cliccabili.

Plugin SEO e WordPress

I plugin SEO sono strumenti potenzialmente utili per gestire molti aspetti dell’ottimizzazione su WordPress.

Oltre a facilitare l’impostazione di meta title, description e sitemap, permettono di monitorare e correggere errori comuni come i link interrotti o le pagine non indicizzate.

Tra i plugin più popolari, Yoast SEO offre una soluzione completa per principianti ed esperti, con una guida passo-passo per ottimizzare ogni pagina.

Rank Math, invece, è particolarmente apprezzato per il supporto avanzato ai dati strutturati, che migliorano la visibilità nei rich snippet di Google.

Infine, All in One SEO Pack è una scelta valida per chi cerca un’interfaccia semplice e funzioni essenziali.

Oltre alla configurazione di base, questi plugin possono essere utilizzati per gestire reindirizzamenti 301, monitorare errori 404 e configurare i dati strutturati.

È importante scegliere il plugin che meglio si adatta alle tue esigenze e configurarlo correttamente per evitare conflitti con altri strumenti.

Attenzione, a non ingolfare il sito di plugin inutili e/o ridondanti, si corre il rischio di appesentire il sito e scegliere sempre moduli affidabili, il problema di sicurezza è sempre dietro l’angolo!

Collegare il sito WordPress a Google Analytics e Search Console

Per ottimizzare un sito WordPress lato SEO, è essenziale monitorare il traffico, le prestazioni e gli eventuali errori tecnici.

Google Analytics e Google Search Console costituiscono in questo senso due strumenti indispensabili per raccogliere questi dati e orientare le tue strategie di miglioramento.

Google Analytics ti consente di analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito: quali pagine visitano, quanto tempo trascorrono su ciascuna, da dove provengono e quali azioni compiono. Questi dati ti aiutano a comprendere cosa funziona e cosa no, identificando le aree in cui intervenire.

Google Search Console, invece, è il ponte diretto tra il tuo sito e Google. Ti informa su come il motore di ricerca vede il tuo sito, mostrando quali pagine sono indicizzate, quali keyword generano traffico e quali errori tecnici (come 404 o problemi di crawling) necessitano attenzione.

Collegare WordPress a questi strumenti è semplice. Per Google Analytics, puoi utilizzare il plugin Site Kit by Google, che integra facilmente il codice di monitoraggio nel tuo sito e visualizza i dati principali direttamente nella dashboard di WordPress.

Anche per Search Console, Site Kit offre una configurazione guidata per verificare la proprietà del sito e sincronizzare le informazioni. In alternativa, puoi verificare il tuo sito manualmente caricando un file HTML fornito da Search Console o aggiungendo un record DNS.

Una volta collegati questi strumenti, utilizza i dati raccolti per monitorare il rendimento delle tue pagine chiave, individuare le query più performanti e migliorare quelle che hanno potenziale, ma non generano abbastanza traffico.

Lavorare sulla popolarità del Brand e i link in ingresso

La SEO non si limita agli interventi tecnici o alla creazione di contenuti di qualità: costruire una rete di link in ingresso (backlink) è altrettanto fondamentale per migliorare il posizionamento del tuo sito.

I backlink sono considerati da Google come segnali di autorevolezza e fiducia, e un sito con una solida rete di link da fonti affidabili avrà maggiori probabilità di scalare i risultati di ricerca.

Acquisire link di qualità richiede tempo e strategia. Occhio pertanto ad affidare questo aspetto ad un’agenzia esperta in link building e PR online che saprà pensare e mettere in pratica le strategie più efficaci per il tuo progetto.

Conclusioni

Ottimizzare lato SEO un sito WordPress richiede una combinazione di aspetti strategici, tecnici, di lavoro sui contenuti e di iniziative da portare avanti fuori dal proprio sito.

Ci auguriamo con questa guida di aver contribuito a darti spunti operativi e una prima visione globale di quanto c’è da fare per primeggiare su Google.

Ricorda che la SEO è un processo continuo: monitora i risultati, adatta le tue strategie e rimani aggiornato sulle migliori pratiche per mantenere un vantaggio competitivo.

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