Google ha di recente annunciato un aggiornamento delle sue linee guida per i valutatori della qualità del contenuto (Search Quality Raters Guidelines).
La documentazione costituisce un riferimento importante per comprendere come il motore di ricerca definisce la qualità di un sito web e delle pagine che lo compongono, offrendo spunti e indicazioni preziose per gli addetti ai lavori.
L’aggiornamento si è concentrato principalmente su politiche anti-spam, valutazioni più dettagliate degli intenti di ricerca e perfezionamenti nella misurazione della qualità, fornendo esempi pratici per ciascuno di questi aspetti.
Indice
- Linee guida per i Quality Raters, un breve recap
- L’Importanza per consulenti SEO e webmaster
- Punti fondamentali e applicazioni pratiche
- La rilevanza di E-E-A-T
- Comprendere l’intento dell’utente
- Qualità e diversità dei contenuti
- Politiche anti-spam e contenuti di bassa qualità
- Applicazioni pratiche per i contenuti di qualità, alcuni esempi
- Conclusione
Linee guida per i Quality Raters, un breve recap
Le linee guida per i quality raters sono un documento ufficiale che Google utilizza per istruire i propri valutatori esterni su come analizzare e classificare la qualità delle pagine web.
I quality raters non sono dipendenti di Google, ma collaboratori che valutano manualmente i risultati di ricerca per fornire feedback rispetto al perfezionamento degli algoritmi.
Questi feedback non incidono direttamente sul ranking di un sito specifico ma vengono utilizzati per contribuire ad affinare e migliorare i sistemi di ranking nel loro complesso.
In sostanza, queste linee guida rappresentano una sorta di fotografia rispetto a ciò che Google può considerare contenuto di alta qualità.
Dalla struttura di una pagina alla reputazione del sito, dal valore del contenuto principale (MC) alla pertinenza rispetto all’intento dell’utente, ogni aspetto è descritto in modo meticoloso.
Comprendere come funzionano queste valutazioni consente di adeguare strategie e contenuti per ottenere migliori performance nelle SERP.
L’Importanza per consulenti SEO e webmaster
Consulenti SEO, webmaster e in generale tutti gli attori coinvolti nella filiera, possono trarre grande vantaggio da questo documento, nel rispetto di ruoli e competenze.
Per chi opera nella consulenza SEO, questa risorsa è di importanza strategica poiché consente di avere una piena consapevolezza rispetto a ciò che per Google è un contenuto autorevole e rilevante.
Studiando le informazioni contenute, è possibile adattare le attività di consulenza tenendo fede ai criteri che rispecchiano le priorità di Google.
Analogamente, per i webmaster, copywriter e tutti i professionisti coinvolti, la documentazione può supportare lo sviluppo di progetti rilevanti, utili e di valore per gli utenti e per Big G. che di conseguenza ne potrebbe apprezzare il valore e decidere di premiare in termini di visibilità organica.
Punti fondamentali e applicazioni pratiche
Le linee guida per i quality raters rappresentano una risorsa fondamentale per comprendere i pilastri su cui si fonda la qualità dei contenuti secondo Google.
Tra i vari concetti chiave affrontati, emerge con forza l’importanza dell’E-E-A-T, un acronimo che sintetizza Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità.
Oltre a questo, vengono affrontati temi come l’intento dell’utente e la diversità dei risultati, insieme a criteri pratici per valutare il valore di un contenuto online.
La rilevanza di E-E-A-T
L’E-E-A-T è un framework che guida la valutazione della qualità dei contenuti. Ogni componente riveste un ruolo specifico nella definizione della bontà di una pagina web.
Ad esempio, l’“esperienza” richiede che il contenuto sia redatto o supervisionato da chi possiede una conoscenza diretta del tema trattato.
Un blog di viaggi che include fotografie personali, itinerari vissuti e osservazioni dirette aggiunge credibilità e unicità.
Una guida che illustra come installare pannelli solari con foto scattate durante l’installazione o un video che dimostra l’intero processo passo-passo è un esempio di contenuto esperienziale.
La competenza riguarda l’autorità tecnica dell’autore. Un articolo medico, ad esempio, deve essere redatto da un professionista o verificato da uno specialista del settore. Immagina un articolo sulla gestione del diabete: un documento scritto da un endocrinologo con riferimenti a studi accademici avrà un valore molto maggiore rispetto a uno scritto da una fonte generica.
L’autorevolezza si costruisce anche grazie alla reputazione: backlink da siti affidabili, recensioni positive o citazioni su piattaforme riconosciute aumentano il valore percepito di un contenuto. Ad esempio, una guida fiscale pubblicata su un portale governativo o su una testata autorevole è immediatamente percepita come affidabile.
Infine, l’affidabilità è strettamente legata alla trasparenza e alla sicurezza. Pagine che includono informazioni chiare sull’autore, una politica di privacy esplicita e certificati SSL per la sicurezza del sito trasmettono maggiore fiducia agli utenti.
Comprendere l’intento dell’utente
Ogni ricerca effettuata su Google è guidata da un intento specifico. Potrebbe essere quello di trovare informazioni su un argomento (intento informativo), acquistare un prodotto o servizio (intento transazionale) o accedere a una specifica risorsa online (intento navigazionale).
Ad esempio, una query come “comprare smartphone economici” richiede una pagina che presenti opzioni d’acquisto e confronti tra modelli. Una risposta solo informativa non sarebbe sufficiente.
Al contrario, una query come “come funziona un obiettivo fotografico” richiede una guida dettagliata con illustrazioni o video che spieghino i meccanismi interni.
Qualità e diversità dei contenuti
La qualità di un contenuto non è definita solo dal suo valore intrinseco, ma anche dalla sua capacità di offrire una prospettiva unica e rilevante.
Google incoraggia la diversità nei risultati, bilanciando significati multipli per query ambigue e garantendo che le varie interpretazioni di una ricerca siano rappresentate.
Ad esempio, una query come “Python” potrebbe riferirsi sia al linguaggio di programmazione che al serpente. Google cerca di soddisfare entrambi i tipi di utenti, presentando contenuti distinti e pertinenti.
Oppure, una query come “migliori ristoranti italiani” può generare risultati che includano sia recensioni locali, sia guide gastronomiche scritte da esperti del settore culinario.
Politiche anti-spam e contenuti di bassa qualità
L’aggiornamento delle linee guida dedica particolare attenzione alle politiche anti-spam, con l’obiettivo di garantire un ambiente digitale più sicuro e affidabile per gli utenti.
In questo senso, i valutatori sono ora invitati a prestare maggiore attenzione a contenuti che:
- Presentano palesi manipolazioni keyword: pratiche come il keyword stuffing, che consiste nell’inserire parole chiave in modo eccessivo e innaturale, vengono identificate come spam. Ad esempio, una pagina che ripete costantemente “acquista scarpe economiche” senza fornire informazioni utili o aggiuntive è un esempio classico di contenuto spam-oriented.
- Offrono contenuti duplicati o senza valore aggiunto: copiare contenuti da altre fonti senza aggiungere nuove informazioni o prospettive è considerato spam. Potrebbe essere il caso di un sito che raccoglie recensioni di prodotti da altre piattaforme senza alcuna elaborazione o contributo originale.
- Ricorrono a clickbait: titoli sensazionalistici che non corrispondono al contenuto della pagina vengono considerati di bassa qualità.
Presentano annunci invasivi o ingannevoli: siti che sovraccaricano le pagine di annunci pubblicitari, rendendo difficile per l’utente accedere al contenuto principale, sono classificati come spam.
Queste linee guida anti-spam invitano webmaster e consulenti SEO a focalizzarsi su contenuti autentici e utili, evitando ogni forma di manipolazione o strategia non etica.
Applicazioni pratiche per i contenuti di qualità, alcuni esempi
Per garantire contenuti che rispettino le linee guida, è fondamentale curare diversi aspetti.
In prima battuta, creare materiale che dimostri sforzo, come guide dettagliate corredate da immagini originali o video esplicativi.
Esempio: Una guida che spiega come creare un orto in casa, includendo foto delle varie fasi del processo e consigli pratici.
Offrire contenuti unici, evitando di duplicare informazioni già disponibili online e puntando su analisi, dati o storie personali.
Esempio: Un case study che analizza una campagna pubblicitaria digitale con metriche e risultati specifici.
Verificare sempre la precisione delle informazioni, specialmente in settori come salute, finanza e tecnologia, dove errori possono avere un impatto significativo sull’utente.
Esempio: Un articolo che confronta mutui bancari dovrebbe includere tassi aggiornati e fonti ufficiali.
Strutturare le pagine per facilitare l’esperienza utente, con un design chiaro e contenuti facilmente accessibili.
Esempio: Una pagina e-commerce con filtri ben progettati per selezionare prodotti in base a prezzo, recensioni o disponibilità.
Conclusione
Gli aggiornamenti delle linee guida di Google possono rappresentare un’opportunità per migliorare i contenuti e le strategie dei siti web, adattandosi ai criteri di qualità richiesti dai motori di ricerca.
Comprendere e applicare questi principi significa costruire contenuti che non solo potrebbero ottenere migliori risultati nelle SERP, ma che soddisfano anche le esigenze reali degli utenti.
I consulenti SEO, i webmaster e i proprietari di siti web hanno nelle mani uno strumento prezioso per analizzare e migliorare i propri progetti, focalizzandosi su qualità, utilità e rilevanza.
La chiave del successo non risiede in formule magiche, ma in un approccio metodico e incentrato sul valore che un sito è in grado di offrire.