Con l’obiettivo dichiarato di restituire risultati di ricerca utili, pertinenti e qualitativamente rilevanti, nel corso degli anni Google si è fortemente adoperato per sviluppare iniziative volte a consolidare e incrementare la qualità delle Serp e fornire esperienze di ricerca positive per gli utenti.
In questo contesto si inserisce EEAT, l’acronimo che sta per esperienza, competenza (expertise), autorevolezza e affidabilità.
Si tratta di un sistema attraverso il quale il motore di ricerca supporta i propri valutatori di qualità1 nel processo di valutazione dei contenuti presenti online.
Una “bussola“, una cornice di riferimento condivisa per raccogliere feedback e referenze utili per qualificare positivamente o meno le risorse online.
In questo articolo introduciamo il concetto di EAT, l’evoluzione in EEAT, gli elementi e le dritte utili per migliorare le nostre pagine e siti web affinchè possano essere giudicati autorevoli e rilevanti dai quality raters di Google.
Indice
Il sistema EAT e l’evoluzione in EEAT
L’acronimo EAT fa il suo esordio nel sempre più lontano 2014, quando viene per la prima volta introdotto all’interno delle linea guida per i quality raters di Google2.
Nel corso degli anni, complice il grande lavoro di comunicazione orientato alla valorizzazione della qualità dei contenuti, è diventato sempre più predominante all’interno delle community di Webmaster e SEO, nell’ottica di condividere informazioni ed elementi utili per ottimizzare e incrementare la visibilità dei siti web sui motori di ricerca.
Non si tratta di un elemento diretto di ranking, ma un sistema utile a Google per valutare la qualità dei contenuti presenti online, e supportare il processo di classificazione e determinazione dei risultati di ricerca.
In principio l’acronimo si basava su tre elementi caratterizzanti:
- Competenza, intesa come il possesso delle competenze tecniche, scientifiche, intellettuali o magari accademiche che contraddistinguono l’autore del contenuto e lo mettono in condizione di poter parlare con cognizione di causa degli argomenti che coinvolgono i suoi ambiti disciplinari. In questo senso, un contenuto dedicato ai rimedi per il mal di gola a firma di un medico può essere ritenuto più autorevole rispetto a quello scritto da un normale utente, così come un avvocato è più accreditato a parlare di separazioni e divorzi rispetto ad altri.
- Autorevolezza, intesa come gli elementi e i segnali online che contribuiscono a qualificare gli autori, le pagine e i siti web come punti di riferimento autorevoli su determinati argomenti. Un sito web di un commercialista esperto in finanza agevolata, iscritto all’albo, che ha scritto contributi su forum e testate di settore, e che riceve menzioni e citazioni online, può essere contrassegnato come autorevole per il suo ambito.
- Affidabilità, con il sito web che deve garantire un’esperienza di navigazione sicura e trasparente all’utente. Rientrano in quest’ambito metodi di pagamento sicuro (caso classico che coinvolge gli eCommerce), protocolli di sicurezza, buono stato di salute complessiva del portale.
L’evolutiva che determina l’upgrade della sigla da EAT a EEAT avviene con l’introduzione dell’elemento dell’Esperienza, vale a dire l’aver maturato esperienze su settori, mercati, prodotti, ambiti disciplinari che possono contribuire a realizzare contenuti dettagliati, approfonditi e che si distinguono proprio per il contributo esperienziale dell’autore.
Si pensi, ad titolo di esempio, alla recensione di un nuovo paio di scarpe da calcio da parte di un calciatore professionista, oppure il commento alla nuova legge di bilancio da parte di un esperto di politica economica.
Un elemento, quello dell’esperienza, che si inserisce in un contesto più ampio, e che ha coinvolto a più riprese i parametri valutativi dei portali che offrono recensioni su prodotti e servizi3.
Come Google utilizza EEAT
La confusione che sovente ruota attorno ad EEAT è quella di considerare questo sistema come elemento direttamente correlato al ranking.
Le cose non stanno così, infatti è bene chiarire che no, EEAT non è un fattore di ranking diretto.
Riprendendo anche in questo caso le linee guida ufficiale del motore di ricerca, EEAT è un sistema sviluppato da Google per aiutare i propri quality rater nel giudicare i contenuti online.
I feedback, le considerazioni e gli appunti forniti dai valutatori, potranno poi servire a Google per valutare lo stato dell’ecosistema ricerca, prendere decisioni e contribuire a perfezionare i sistemi che determinano il ranking di risultati.
Lato webmaster e proprietari di siti web, le linee guida prospettate da EEAT costituiscono invece una risorsa preziosissima per comprendere come Google tende a giudicare una risorsa qualitativamente rilevante, e quali iniziative portare avanti per avere un portale giudicato autorevole e affidabile.
EEAT e contenuti YMYL
EEAT è un sistema universalmente valido per la totalità dei documenti e delle risorse online. In questo senso quindi, chiunque ambisce a lavorare alla realizzazione di contenuti e siti web qualitativamente rilevanti per il proprio settore, può e deve studiare e avere a riferimento le informazioni e gli elementi coinvolti.
Un attenzione particolare, se così si può dire, devono sicuramente averla tutti coloro che operano nei settori rientranti in YMYL, dove proprio la delicatezza delle tematiche e la lente di ingrandimento puntata dal motore di ricerca rende ancor più importante, se non indispensabile, tenere a riferimento le best practice per sviluppare risorse e siti web autorevoli.
Cosa fare per migliorare l’EEAT
Gli elementi utili a migliorare EEAT abbracciano ambiti disciplinari diversi, con elementi che possono differire e/o essere più o meno preponderanti a seconda del settore e del momento storico di riferimento.
Punto di riferimento comune è il razionale delle attività, ossia quello di puntare a diventare un riferimento per il proprio settore e sviluppare un sito web riconosciuto come autorevole e affidabile da parte degli utenti.
Migliorare l’EEAT prevede iniziative che coinvolgono tre attori in stretta interdipendenza: autore, contenuto, sito web.
Abbiamo visto di come un autore riconosciuto come esperto e competente nel proprio settore costituisce un tassello importante lato EEAT, capace di contribuire con la propria esperienza e conoscenza allo sviluppo di contenuti di qualità. Specie se il sito web che si sta gestendo rientra in tematiche particolarmente complesse e/o sensibili, il supporto e la consulenza di autori esperti e qualificati rappresenta volano importante a supporto dell’autorevolezza.
Altro snodo importante risiede nella progettazione, gestione e sviluppo dei contenuti. In questo senso, è essenziale sviluppare risorse pensate per soddisfare gli intenti di ricerca degli utenti, e affrontare in modo professionale e approfondito le tematiche che sono coinvolte.
Ben venga il ricorso e l’utilizzo di studi scientifici, ricerche, dati economico-finanziari e statistici da utilizzare come fonti bibliografiche di riferimento.
Rilevanza strategica anche per l’aggiornamento delle informazioni l’attualità della risorsa, che è chiamata ad evolversi e restare aderente alle innovazioni e ai cambiamenti che potranno avvicendarsi nel corso del tempo.
A livello di sito web, detenere un brand riconosciuto è un plus certamente importante. Le stesse menzioni, citazioni e link in ingresso possono costituire segnali sociali rilevanti per l’autorevolezza.
Importantissime, sulla medesima falsariga la presenza di testimonianze e recensioni da parte degli utenti online.
Velocità di caricamento, adeguati livelli di sicurezza (es. https), stabilità di navigazione, presenza moderata e non oltremodo intrusiva di banner e altri elementi pubblicitari costituiscono elementi tecnici importanti da tenere in considerazione.
La presenza di informazioni aziendali chiare e precise, la disponibilità dei canali di contatto, la facilità nell’orientarsi all’interno del sito, la presenza delle principali pagine istituzionali, chiarezza e semplicità di comprensioni delle informazioni commerciali e legate a termini e condizioni di utilizzo, sono tutti pezzi di puzzle che messi insieme contribuiscono ad accrescere il livello di EEAT.
Conclusioni
Gli scenari evolutivi legati ai ranking organici sono sempre e inesorabilmente legati ai concetti di qualità, affidabilità, rilevanza.
Sebbene EEAT non sia classificato come elemento di ranking diretto, comprenderne le linee guida e implementarle operativamente può rappresentare un arma potentissima per sviluppare un portale che riesca contraddistinguersi per tutti gli elementi che determinano l’autorevolezza online.
Se pensi sia arrivato il momento di diventare un punto di riferimento per il tuo settore, contattati subito per una prima consulenza gratuita, insieme possiamo accrescere l’EEAT del tuo progetto online.
Indicazioni e fonti bibliografiche
https://support.google.com/websearch/answer/9281931?hl=en
https://static.googleusercontent.com/media/guidelines.raterhub.com/it//searchqualityevaluatorguidelines.pdf
https://developers.google.com/search/updates/reviews-update?hl=it