Nel 2025, essere in prima posizione non significa più quello che significava cinque anni fa.
Un contenuto in prima posizione su una SERP senza feature genera circa il 35% di click-through rate. Lo stesso contenuto, sulla stessa posizione, ma con AI Overview, Featured Snippet, People Also Ask e video carousel attivi può crollare al 12% di CTR. La differenza? Oltre il 50% di traffico in meno. Stessa posizione, risultati completamente diversi.
Questo accade perché Google ha trasformato le pagine di ricerca in ecosistemi complessi dove decine di elementi competono per l’attenzione dell’utente. Ogni feature è un potenziale “ladro di click” che riduce la visibilità dei risultati organici tradizionali. E il problema sta diventando sempre più marcato: il 22,7% delle keyword italiane mostra già AI Overview attivo, con picchi del 58% nel settore salute.
La domanda diventa quindi cruciale: come posso calcolare quanta visibilità organica effettiva mi resta dopo che Google ha inserito tutte le sue feature nella SERP?
La risposta è il Feature Cannibalization Index, un indice numerico da 0 a 1 che misura esattamente quanto le feature SERP cannibalizzano il tuo CTR organico. Non è una stima teorica: è una metrica basata sull’analisi empirica di 2.976 keyword del mercato italiano, con pesi validati su dati reali di comportamento utente.
Indice
- Perché serve una nuova metrica
- Come funziona il Feature Cannibalization Index
- I pesi delle Feature: quali rubano più click
- Calcolare il FCI: dalla teoria alla pratica
- Come usare il FCI per prioritizzare le keyword
- Strategie di posizionamento per keyword ad alto FCI
- L’evoluzione della SEO nell’era delle SERP complesse
- Monitoraggio e misurazione nell’era FCI
- Conclusioni
Perché serve una nuova metrica
Le metriche SEO tradizionali non bastano più.
Le varie metriche che misurano la competitività basandosi sui backlink, non considerano le feature presenti in SERP. Il volume di ricerca indica il potenziale traffico totale, ma non tiene conto del CTR reale. La posizione di ranking dice dove ti trovi in classifica, ma non quanto sei visibile. Il CTR medio fornisce una percentuale generica, ma non è specifico per la tua keyword.
Il Feature Cannibalization Index riempie questo vuoto. Non sostituisce le altre metriche, ma le completa fornendo il pezzo mancante: la visibilità effettiva considerando tutte le feature SERP presenti. È la differenza tra stimare 15.000 visite mensili basandosi su posizioni e CTR medi, e scoprire che il traffico realistico è 8.200 visite perché metà delle tue keyword sono saturate da feature che rubano click.
Come funziona il Feature Cannibalization Index
La formula è diretta: si sommano i pesi di tutte le feature presenti nella SERP.

Ogni feature ha un peso empirico che rappresenta quanta percentuale di CTR sottrae ai risultati organici. AI Overview pesa 0.35, il valore più alto, perché occupa il 40-60% dello schermo above-the-fold e fornisce risposte così complete che il 70% degli utenti non clicca oltre. Featured Snippet pesa 0.25, Knowledge Panel 0.20, Video Carousel 0.15, People Also Ask 0.12, e così via fino a Sitelinks che pesa 0.05.
La somma di questi pesi ti dà il FCI della keyword. Un FCI di 0.40 significa che il 40% della visibilità organica è cannibalizzata dalle feature, e ti resta il 60% di visibilità effettiva. Un FCI di 0.80 significa che ti resta solo il 20% di visibilità.
Questa traduzione da FCI a visibilità diventa poi traffico stimato: se una keyword in posizione uno con SERP pulita genera un CTR del 35%, la stessa keyword con FCI 0.60 genera un CTR del 14%. Su 1.600 ricerche mensili, passi da 560 visite a 224 visite. La differenza è sostanziale.
I pesi delle Feature: quali rubano più click
Non tutte le feature hanno lo stesso impatto.

AI Overview domina con peso 0.35. La risposta generativa occupa metà schermo, fornisce sintesi di 150-300 parole citando più fonti, e soddisfa l’utente senza bisogno di click. Quando appare, il CTR organico crolla del 48%. Compare principalmente su query con intento di ricerca informational, quelle che iniziano con “come”, “cosa significa”, “perché”, e ha una probabilità del 32,5% di attivarsi su questo tipo di ricerche nel mercato italiano.
Featured Snippet pesa 0.25. Il box in posizione zero riduce i click del 25%, e anche se sei tu il Featured Snippet, guadagni il 5% ma togli il 20% agli altri tuoi contenuti. Quando Featured Snippet e AI Overview coesistono, il peso del primo va ridotto del 50% perché c’è sovrapposizione concettuale: entrambi forniscono risposta diretta.
Knowledge Panel pesa 0.20. Compare su query relative a brand, persone, luoghi, concetti, attingendo da Wikipedia e Knowledge Graph. Fornisce informazione enciclopedica immediata, riducendo il bisogno di visitare altri siti.
Le feature a medio impatto includono Video Carousel (peso 0.15), particolarmente presente su query how-to e tutorial, e People Also Ask (peso 0.12), il box espandibile con domande correlate che intrattiene l’utente nell’ecosistema Google. Su query commerciali e transazionali diventano rilevanti Shopping Ads e Popular Products, entrambi con peso 0.10.
Le feature a basso impatto sono Ads Top e Image Pack (peso 0.08 ciascuno) e Sitelinks (peso 0.05). Anche se individualmente pesano poco, la loro presenza combinata con feature ad alto impatto contribuisce all’affollamento progressivo della SERP.
Calcolare il FCI: dalla teoria alla pratica
Quattro esempi concreti mostrano come applicare il FCI a scenari reali.
Esempio di e-commerce in una SERP semplice
Keyword: “scarpe running donna”, 1.200 ricerche mensili, posizione 1.
La SERP presenta Image Pack (peso 0.08), Shopping Ads (peso 0.10) e Sitelinks (peso 0.05). Non ci sono AI Overview, Featured Snippet o People Also Ask.
Il calcolo è immediato: 0.08 + 0.10 + 0.05 = 0.23. FCI di 0.23 significa visibilità residua del 77%. Il CTR atteso per posizione uno (35%) viene moltiplicato per 0.77, dando 27%. Su 1.200 ricerche mensili, il traffico stimato è 324 visite.
FCI inferiore a 0.40 significa zona verde, priorità alta. È una keyword redditizia dove vale la pena investire per mantenere o conquistare la posizione top.
Esempio di SERP informazionale con media complessità
Keyword: “come riparare un rubinetto che perde”, 2.100 ricerche mensili, posizione 2.
La SERP è più affollata: Featured Snippet con lista numerata (peso 0.25), Video Carousel con sei tutorial (peso 0.15), People Also Ask con cinque domande (peso 0.12), Ads Top (peso 0.08). Non c’è ancora AI Overview (N.d.A.: al momento della rilevazione).
Il calcolo: 0.25 + 0.15 + 0.12 + 0.08 = 0.60. Visibilità residua del 40%. Ma siamo in posizione due, non uno, quindi il CTR baseline è 18%, non 35%. Il CTR atteso diventa 18% × 0.40 = 7.2%. Su 2.100 ricerche, il traffico stimato è solo 151 visite.
FCI di 0.60 significa zona gialla, priorità media. La keyword va monitorata attentamente. Se il valore per visita è alto, l’investimento può avere senso. Altrimenti, meglio cercare alternative long-tail con FCI più basso.
Esempio di SERP con AI Overview attivo
Keyword: “rimedi naturali mal di testa”, 8.400 ricerche mensili, posizione 1.
Questa SERP è molto satura. AI Overview con risposta articolata (peso 0.35), Featured Snippet con elenco puntato (peso ridotto a 0.125 per sovrapposizione con AI), People Also Ask (peso 0.12), Video Carousel (peso 0.15), Image Pack (peso 0.08), Ads Top (peso 0.08).
Il calcolo grezzo: 0.35 + 0.125 + 0.12 + 0.15 + 0.08 + 0.08 = 0.905. Questo valore supera 0.85, soglia oltre la quale l’effetto saturazione rende poco realistico il modello additivo. Viene applicato un cap a 0.80.
Visibilità residua del 20%. CTR atteso in posizione uno: 35% × 0.20 = 7%. Su 8.400 ricerche mensili, il traffico stimato è 588 visite.
Ma il confronto con lo scenario pre-AI è molto marcato. Senza AI Overview, il FCI sarebbe circa 0.43, con CTR del 20% e traffico di 1.680 visite mensili. La perdita è di 1.092 visite al mese, pari al 65% del traffico potenziale.
FCI di 0.80 significa zona rossa, priorità bassa. Il ROI è discutibile. Servono strategie alternative: creare contenuti video per YouTube, sviluppare PDF lead magnet, puntare su long-tail correlate come “mal di testa da cervicale rimedi” o “mal di testa gravidanza cosa fare”, diversificare su newsletter e social.
Esempio di SERP con saturazione critica
Keyword: “miglior conto corrente online 2025”, 6.800 ricerche mensili, posizione 3.
Questa è una SERP ultra-competitiva con nove feature attive: AI Overview, Featured Snippet, Knowledge Panel, People Also Ask, Shopping Ads, Popular Products, Video Carousel, Image Pack, Ads Top.
Applicando i pesi con aggiustamenti per sovrapposizione, la somma supera 1.2. Viene applicato il cap massimo a 0.85, che rappresenta la saturazione estrema.
Visibilità residua del 15%. Siamo in posizione tre, quindi il CTR baseline è 12%. CTR atteso: 12% × 0.15 = 1.8%. Su 6.800 ricerche mensili, il traffico stimato è appena 122 visite.
Una keyword da 6.800 ricerche mensili che genera solo 122 visite dalla posizione tre. Lo sforzo SEO necessario per mantenere quella posizione potrebbe non giustificare il ritorno.
FCI di 0.85 significa zona critica, non investire. Le alternative sono cercare long-tail meno competitive come “miglior conto corrente giovani under 30” o “conto corrente zero spese senza giacenza”, considerare paid search con CPC probabilmente tra 4 e 7 euro, o sviluppare content marketing su topic correlati con FCI più basso.
Come usare il FCI per prioritizzare le keyword
Il FCI diventa uno strumento decisionale quando combinato con il search intent.
Le keyword transazionali con FCI inferiore a 0.40 sono priorità uno assoluta. Qui potrebbe essere allocato il 40-50% del budget SEO totale. L’obiettivo è conquistare o mantenere posizione 1-3 con contenuti long-form, strong E-E-A-T, user experience ottimale e link building.
Le keyword commerciali con FCI inferiore a 0.40 e le transazionali con FCI tra 0.40 e 0.65 sono priorità due. Qui si potrebbe allocare il 25-30% del budget disponibile. L’obiettivo è mantenere la posizione e ottimizzare la conversione on-page, con contenuto di qualità media-alta e aggiornamento regolare.
Le keyword con FCI tra 0.40 e 0.65 e intent commercial, oppure FCI sopra 0.65 ma intent transazionale, sono priorità tre. In questa situazione considerare se investire il 15-20% del budget. Si interviene solo se il ROI è chiaro, con ottimizzazione on-page ma senza link building aggressiva.
Le keyword informazionali con FCI sopra 0.65 sono priorità quattro. In questo caso bisogna considerare se disinvestire e considerare altre alternative: long-tail, video SEO, lead magnet, paid search.
Il pattern che emerge dall’analisi di 2.976 keyword italiane conferma questa logica. Gli archetipi SERP con AI Overview attivo mostrano volumi significativamente inferiori alla media ma CPC elevati, indicando concentrazione su longtail ad alto valore commerciale. Al contrario, le SERP Standard e Visual-Heavy, senza risposta generativa, dominano le grandi keyword mainstream che Google protegge per preservare l’ecosistema di traffico e monetizzazione.
Strategie di posizionamento per keyword ad alto FCI
Quando una keyword strategica ha FCI alto ma non può essere abbandonata, esistono cinque strategie di mitigazione.
Conquista le feature invece di combatterle. Se non puoi batterle, unisciti a loro. Ottimizza per Featured Snippet formattando risposte in 40-60 parole, usando liste e tabelle HTML, inserendo domanda esplicita seguita da risposta immediata. Crea video YouTube ottimizzati per Video Carousel, con titolo contenente la keyword esatta e transcript completo nella descrizione. Sviluppa sezione FAQ strutturata con schema FAQPage per People Also Ask. Diventi “proprietario” della feature invece che vittima, consolidando authority e visibilità anche se il CTR non migliora drasticamente.
Diversifica sulla long-tail. Le keyword long-tail hanno FCI più basso. Invece di investire, ad esempio, su “dieta dimagrante” con FCI 0.82 e 931 visite stimate, investi su quindici long-tail correlate come “dieta dimagrante dopo 50 anni” (FCI 0.35, 164 visite) o “dieta dimagrante 1200 calorie esempio” (FCI 0.28, 149 visite). Il traffico totale supera le 2.200 visite, il conversion rate cresce del 40% per intento più specifico, la competizione cala del 60%.
Diversifica il formato del contenuto. Google favorisce formati diversi in base alla query. Per query how-to, sviluppa contenuti video-first pubblicati su YouTube e ottimizzati per YouTube SEO, poi inseriscili nel blog. Per query calcolative, ad esempio, crea tool interattivi che Google può mostrare direttamente nella SERP e che generano backlink naturali. Per query comparative, sviluppa infografiche ottimizzate per Google Images e pubblicale su Pinterest.
Trasforma il contenuto in lead magnet. Se il traffico organico cala, converti in modo più strategico. La struttura del funnel diventa fondamentale: la pagina mantiene l’ottimizzazione SEO necessaria a preservare il posizionamento, mentre la parte superiore offre contenuto sintetico che soddisfa le aspettative di AI Overview. Inserisci una call to action forte che propone la guida completa in formato PDF scaricabile, un elemento di valore aggiunto che la sintesi automatica non può fornire. Inoltre, il form per acquisire l’email deve essere essenziale, due campi al massimo per ridurre l’attrito. Genera, infine, una sequenza automatizzata con contenuti esclusivi che consolidano la relazione e preparano alla conversione.
Integra traffico paid e organic. Su keyword ad alto FCI, la strategia ibrida combina posizione organica mantenuta a costo contenuto con Google Ads in prima posizione. Su “migliori smartphone 2025” con FCI 0.78, posizione organica 2, CTR organico 3.2% e volume 8.100 mensili, il traffico organico è 259 visite. Aggiungendo Ads con CPC 0.80 euro e CTR 6%, il traffico Ads diventa 486 visite per costo di 389 euro mensili. Il traffico totale sale a 745 visite, con CPV di 0.52 euro. Su 745 visite con conversion rate del 3% e lifetime value di 50 euro, il revenue è 1.118 euro per ROI del 187%.
L’evoluzione della SEO nell’era delle SERP complesse
La SERP media contiene oggi 5,1 feature. Il 73% delle SERP ha tra quattro e sei feature, mentre solo il 10% mantiene SERP semplici con zero-tre feature. Questo aumento di complessità rispetto ai 3-4 elementi del periodo 2020-2021 non è casuale: la composizione è studiata per bilanciare user experience, monetizzazione attraverso ads e shopping, engagement attraverso video e domande correlate, e risposta diretta tramite AI Overview e Featured Snippet.
Quando AI Overview si attiva, raramente è da solo. Nel 76,4% dei casi compare insieme a video, nel 57,6% con People Also Ask, nel 57% con sitelinks. Il risultato organico tradizionale scende below the fold, sotto la piega dello schermo, con potenziale calo di CTR del 40-50%.
Questo affollamento progressivo ha implicazioni strategiche che impongono un ripensamento delle priorità SEO consolidate. La tradizionale focalizzazione sul posizionamento nella top tre organica perde valore quando il 40% dello spazio visivo above the fold è occupato da AI Overview. Un sito in posizione uno su una SERP con risposta generativa attiva riceve meno traffico di un sito in posizione tre su una SERP tradizionale.
Monitoraggio e misurazione nell’era FCI
La misurazione del successo richiede nuove metriche.
Il ranking organico tradizionale diventa meno significativo. Servono metriche come impression share effettiva considerando lo spazio occupato da altre features, CTR contestualizzato alla composizione della SERP specifica, visibilità above the fold misurata in pixel effettivi, citazioni dentro AI Overview quando presente. I tool di monitoraggio devono evolvere per tracciare non solo la posizione ma l’intero contesto della SERP.
L’audit trimestrale del portafoglio FCI diventa essenziale. Ogni tre mesi: ricalcolare il FCI per tutte le keyword top 50, identificare keyword con aumento FCI superiore a 0.15 per nuove feature apparse, identificare keyword con diminuzione FCI superiore a 0.15 per feature rimosse, stimare l’impatto traffico.
Particolare attenzione va al tracking di AI Overview expansion: quante nuove keyword hanno attivato la risposta generativa nell’ultimo trimestre, quali settori sono più colpiti, qual è la stima di perdita traffico totale da AI.
Gli alert automatici permettono reazione rapida: calo CTR superiore al 20% su keyword zona verde richiede verifica settimanale di nuove feature SERP, calo posizione superiore a tre su keyword zona verde richiede audit tecnico giornaliero e content refresh, aumento impression del 30% senza aumento click indica probabile nuova feature e necessità di ricalcolare FCI.
Conclusioni
L’analisi condotta su 2.976 keyword italiane rivela che AI Overview non è un fenomeno uniforme ma altamente selettivo, con impatti che variano dal 3% al 58% in base a settore, intent e caratteristiche della keyword.
La SEO si è trasformata. Il valore si è spostato dalla capacità di posizionarsi su qualsiasi keyword alla capacità di selezionare le keyword giuste, quelle dove il traffico organico mantiene ROI positivo, e di produrre contenuti che forniscano valore oltre la sintesi che l’intelligenza artificiale può generare.
Il Feature Cannibalization Index non è solo una metrica. È il cambio di paradigma che ti permette di navigare questo nuovo scenario con dati concreti invece che intuizioni. È la differenza tra investire budget su keyword che sembrano strategiche ma generano un decimo del traffico atteso, e concentrare risorse su keyword che mantengono visibilità effettiva e ROI positivo.
Prova a calcolare il FCI per le tue top 50 keyword. Identifica la zona verde dove investire, la zona gialla da monitorare, la zona rossa dove cercare alternative. Il ranking organico tradizionale non basta più. Serve sapere quanta visibilità ti resta davvero dopo che Google ha costruito il suo ecosistema di feature intorno alla tua keyword.
Dieci keyword long-tail con FCI 0.25 battono una head term con FCI 0.75. Settore salute e finanza richiedono strategia di diversificazione urgente. Una keyword transazionale con FCI 0.50 vale più di una informazionale con FCI 0.30. Le SERP cambiano: una keyword verde oggi può essere gialla tra tre mesi. Se il FCI supera 0.65, valuta video SEO, lead magnet, paid search, social.


